Verso le 8.00 della mattina, dopo una colazione a base di crostata, si riprende il cammino. Il cielo è nuvoloso e la temperatura alquanto bassa.
Dopo 40 km. di saliscendi si arriva a Viana (470 metri s.l.m.) un piccolo borgo fortificato che merita una visita.
E' un paese pittoresco con molti edifici antichi al confine tra Navarra e Castiglia.
Abbiamo timbrato la Credenziale all'ufficio del turismo proprio di fronte alla chiesa e, dopo aver bevuto un discreto caffè espresso in un bar del viale principale vicino alla chiesa, siamo ripartiti alla volta di Logrono (km. 50 - 380 metri s.l.m.).
Rapida visita della città, dove vi erano diverse bancarelle in occasione di una festa in costumi medievali (festa di San Bernaba). Da vedere il centro storico, le chiese ed il Ponte di pietra sul fiume Ebro.
Timbro sulla Credenziale e partenza verso Najera (485 metri s.l.m.) dove si arriva dopo altri 30 km di saliscendi.
Najera è stata la capitale dell'antico regno di Navarra.
E' conosciuta per il Monastero di Santa Maria la Real con all'interno una pregevole chiesa gotica del XV secolo ove sono custoditi i resti di alcuni re di Navarra e Castiglia e Leon.
E' conosciuta per il Monastero di Santa Maria la Real con all'interno una pregevole chiesa gotica del XV secolo ove sono custoditi i resti di alcuni re di Navarra e Castiglia e Leon.
Senza grandi difficoltà si percorrono 20 km fino a Santo Domingo della Calzada (640 metri s.l.m.). Pranzo a base di tortillas, tapas e vino tinto.
La chiesa è famosa per custodire un gallo e le spoglie dell'omonimo Santo che per tutta la vita si adoperò per i pellegrini di passaggio.
Secondo la leggenda il Santo dopo aver fatto tornare in vita un giovane ucciso ingiustamente, per convincere il governatore del miracolo, avrebbe fatto rivivere e cantare un gallo già cucinato.
Nella chiesa, in un pollaio chiuso dietro una grata rinascimentale, vive ora il discendente del miracolo.
Ripresa la N120 si continua con saliscendi per altri 22 km fino a Belorado (122 km - 770 metri s.l.m.) e poi per altri 11 km fino a Villafranca Montes de Oca (950 metri s.l.m.).
Da qui inizia una salita molto più ripida al 6% che porta al km 141 al Passo de Pedraja a quota 1.130 metri, punto di sosta di tutti i pellegrini in bici.
Il paesaggio è di montagna.
Al passo non segue una discesa ma una serie di saliscendi che portano gradatamente ai 900 metri della pianura sottostante.
Dopo 6 km dal Passo de Pedraja abbiamo deviato dalla N120 attraversando Santovenia de Oca e arrivando infine ad Agès (150 km) dove c'è un albergue segnalato per i pellegrini in bicicletta: "El Pajar de Agès".
E' senza dubbio l'albergue migliore dove ci siamo fermati a dormire. Con soli 11 euro a testa erano comprese cena, pernottamento e prima colazione.
Abbiamo cenato con un'ottima insalata mista, una paella veramente speciale, un budino e il solito vino tinto.
Ci hanno anche offerto il bis di insalata e di paella anche il tris.
Abbiamo dormito in tre in una camera con otto posti letto (3 letti a castello e 2 normali).
Al nostro piano c'erano 2 camere e tre bagni, puliti e tutti con doccia.
C'era anche la possibilità di lavare la biancheria in lavatrice ed una comoda asciugatrice che in un'ora e mezza ci ha asciugato tutti i panni.
Abbiamo dormito benissimo e la mattina ricca colazione self service prendendo dalla cucina quello che volevamo.
Da qui inizia una salita molto più ripida al 6% che porta al km 141 al Passo de Pedraja a quota 1.130 metri, punto di sosta di tutti i pellegrini in bici.
Il paesaggio è di montagna.
Al passo non segue una discesa ma una serie di saliscendi che portano gradatamente ai 900 metri della pianura sottostante.
Dopo 6 km dal Passo de Pedraja abbiamo deviato dalla N120 attraversando Santovenia de Oca e arrivando infine ad Agès (150 km) dove c'è un albergue segnalato per i pellegrini in bicicletta: "El Pajar de Agès".
E' senza dubbio l'albergue migliore dove ci siamo fermati a dormire. Con soli 11 euro a testa erano comprese cena, pernottamento e prima colazione.
Abbiamo cenato con un'ottima insalata mista, una paella veramente speciale, un budino e il solito vino tinto.
Ci hanno anche offerto il bis di insalata e di paella anche il tris.
Abbiamo dormito in tre in una camera con otto posti letto (3 letti a castello e 2 normali).
Al nostro piano c'erano 2 camere e tre bagni, puliti e tutti con doccia.
C'era anche la possibilità di lavare la biancheria in lavatrice ed una comoda asciugatrice che in un'ora e mezza ci ha asciugato tutti i panni.
Abbiamo dormito benissimo e la mattina ricca colazione self service prendendo dalla cucina quello che volevamo.
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