Tuesday, February 9, 2010

6 giugno 2009 Prima tappa: Saint Jean Pied de Port - Estella (120 km)

St. Jean Pied de Port è l'ultimo paese in terra francese prima del confine con la Spagna e rappresenta la Porta del Cammino Francese.
Presso l'Ufficio del Pellegrino è possibile avere informazioni e soprattutto una utilissima mappa del cammino con le altimetrie di tutto il percorso. Abbiamo firmato un registro e ci siamo fatti mettere il primo timbro (in spagnolo "sello") sulle Credenziali. La Credenziale (Credencial in spagnolo) è il documento che attesta che la persona sta percorrendo il Cammino di Santiago come pellegrinaggio e consente il libero accesso ai servizi degli albergues (ostelli dove poter dormire). Per tutte le informazioni più dettagliate sul cammino consiglio di visitare il sito http://compostela.pellegrinando.it/ che è veramente completo ed esauriente.
Partiti da St. Jean Pied de Port si prende la N135 e si comincia subito con la salita dei Pirenei, una ventina di km pedalabili (forse perchè siamo all'inizio e l'entusiasmo e le forze sono al massimo), durante i quali si passa la frontiera e si entra nella regione di Navarra in terra di Spagna. Si raggiunge il valico dei Pirenei in corrispondenza del Passo di Ibaneta a 1.057 metri di altitudine. Dopo aver scollinato inizia la discesa attraverso una zona boscosa fino a raggiungere Roncisvalle (962 metri s.l.m.)
Qui abbiamo fatto mettere il secondo timbro sulla Credenziale e abbiamo visitato la Chiesa. Siamo poi ripartiti e dopo una serie di discese e salite pedalabili ci siamo resi conto che una caratteristica del cammino è sicuramente il susseguirsi di continui saliscendi. Salite e discese non impegnative per chi è allenato, anche se molto dipende dalle condizioni atmosferiche che spesso sono state così avverse (pioggia, freddo, vento, grandine) da renderle alquanto faticose (soprattutto le salite). Ad ogni modo meglio affrontarle sotto la pioggia piuttosto che sotto il sole con 35 o 40 gradi di temperatura (almeno per quanto mi riguarda).
 
Al km. 80 si arriva a Pamplona (446 metri s.l.m.). Qui abbiamo pranzato con tapas e tortillas (e un paio di bicchieri di vino tinto). Una rapida visita alla città (terzo timbro sulla Credenziale) e ripartenza.
Dopo un breve tratto pianeggiante si incontra una salita di 3,5 chilometri fino al passo del Perdon (679 metri s.l.m.), poi una discesa più o meno continua fino a Puente La Reina (107 km. - 345 metri s.l.m.) punto di raccordo della  variante Navarra (via Roncisvalle) e Aragonese (via Somport). Bellissimo il ponte romanico dell' XI secolo.
Si percorre poi una serie di saliscendi tra i 390 e i 480 metri di altitudine fino a raggiungere Estella (120 km. - 450 metri s.l.m.).
Qui abbiamo trascorso la prima notte in un albergue (ostello o rifugio dei pellegrini) ricavato in una palestra.

La prima esperienza è stata sicuramente positiva: letti comodi, bagni spaziosi e puliti, docce calde.


Ovviamente bisogna avere un pò di spirito di adattamento a certe situazioni di promiscuità e condivisione di spazi, anche se non mancano albergues con piccole camerate tranquille o con camere a sei o otto posti letto (la seconda notte siamo infatti capitati in un albergue dove abbiamo dormito in tre in una camera dove c'erano otto comodi  posti letto). 

Il prezzo dell'albergue di Estella è stato di otto euro compresa una buona cena a base di insalata mista, scaloppina di maiale, vino tinto, gelato o budino a scelta, e persino un bicchiere di "orruco" (si scriverà così?), una specie di grappa, ed un altro bicchiere di "orruco de herbas" (questo mi sa proprio che non si scrive così), una specie di limoncello annacquato. Giudizio ottimo, ma eravamo così affamati e stanchi che non avrebbe potuto essere che così.
E così è andata la prima giornata, sicuramente positiva ed entusiasmante. Per quanto fossimo sicuramente stanchi, ricordo che mentre mi addormentavo speravo che la notte passasse presto per svegliarmi e ripartire subito in sella alla bicicletta.

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