Sunday, February 28, 2010

Toto - Super Hits (2001)














01. Hold the Line
02. Rosanna
03. Africa
04. Georgy Porgy
05. Live for Today
06. 99
07. Without Your Love
08. St. George and the Dragon
09. Isolation
10. I'll Be Over You
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Saturday, February 27, 2010

Steely Dan - The Definitive Collection (2006)



Tracklist
01. Do It Again
02. Dirty Work
03. Reelin' In The Year
04. Bodhisattva
05. My Old School
06. Rikki Don't Lose That Number
07. Black Friday
08. Bad Sneakers
09. Kid Charlemagne
10. Deacon Blues
11. Peg
12. FM
13. Hey Nineteen
14. Babylon Sisters
15. Cousin Dupree
16. Things I Miss The Most

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Saturday, February 20, 2010

Dreamteam - The Voice Of Rock Vol. 04 - Medley


Rock Of The 80`s Part I
1. Intro
2. David Bowie - Let's Dance
3. Foreigner - Urgent
4. Hall & Oates - Out Of Touch
5. ZZ Top - Sleeping Bag
6. Huey Lewis & The News - Power Of Love
7. Falco - Der Kommissar
8. After The Fire - The Kommissar
9. ABC - Look Of Love
10. Duran Duran - Is There Something I Should Know
11. Patty Smith vs Scandal - The Warrior
12. Pat Benetar - Hit Me With Your Best Shot
13. Men At Work - Who Can It Be Now
14. Steve Miller Band - Abracadabra
15. Pseudo Echo - Funkytown
16. Thomas Dolby - She Blinded Me With Science
17. Thomson Twins - Lies
18. The B 52`s - Love Shack
19. The Clash - Rock The Casbah
20. Billy Joel - Uptown Girl
21. Philip Bailey & Phil Collins - Easy Lover
22. Dire Straits - Money For Nothin'
23. Eddie Money - Take Me Home Tonight
24. The Cars - You Might Think
25. The Fixx - One Thing Leads To Another
26. Huey Lewis & The News - The Heart Of Rock & Roll (Outro)

Shock Mix
27. Derek & The Dominoes - Layla
28. B.T.O. - You Aint Seen Nothing Yet
29. Tom Robinson Band - 2-4-6-8 Motorway
30. Steve Harley & Cockney Rebel - Judy Teen
31. Knack - My Sharona
32. Ike & Tina Turner - Nutbush City Limits
33. Dr. Feelgood - Milk & Alcohol

Rock Of The 80`s Part II
34. Intro
35. Men Without Hats - The Safety Dance
36. Dexy`s Midnight Runners - Come On Eileen
37. Huey Lewis & The News - I Want A New Drug
38. Robert Palmer - Addicted To Love
39. Simple Minds - Don't You
40. Don Hanley - All She Wants To Do Is Dance
41. Stevie Nicks - Stand Back
42. Cindy Lauper - Girls Just Wanna Have Fun
43. Phil Collins - Sussudio
44. Yes - Owner Of A Lonely Heart
45. Duran Duran - The Reflex
46. Eurythmics - Sweet Dreams
47. Wang Chung - Everybody Have Fun Tonight
48. A-Ha - The Sun Always Shines On TV
49. Stevie Nicks - I Can't Wait
50. The Romantics - Talking In Your Sleep
51. The Outfield - Your Love
52. Van Halen - Jump / Outro

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Friday, February 19, 2010

PAT METHENY TRIO - Day Trip (2008)















Tracklist:
01. Son of Thirteen
02. At Last You're Here
03. Let's Move
04. Snova
05. Calvin's Keys
06. Is this America? (Katrina 2005)
07. When We Were Free
08. Dreaming Trees
09. The Red One
10. Day Trip

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LITA FORD - The Best of Lita Ford (1992)















01. What Do Ya Know About Love
02. Kiss Me Deadly
03. Shot Of Poison
04. Hungry
05. Gotta Let Go
06. Close My Eyes Forever (With Ozzy Osbourne)
07. Larger Than Life
08. Only Women Bleed
09. Playin' With Fire
10. Back To The Cave
11. Lisa

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Friday, February 12, 2010

7 giugno 2009 Seconda tappa: Estella - Agès (150 km)

Verso le 8.00 della mattina, dopo una colazione a base di crostata, si riprende il cammino. Il cielo è nuvoloso e la temperatura alquanto bassa.
Dopo 40 km. di saliscendi si arriva a Viana (470 metri s.l.m.) un piccolo borgo fortificato che merita una visita. 

E' un paese pittoresco con molti edifici antichi al confine tra Navarra e Castiglia.
Abbiamo timbrato la Credenziale all'ufficio del turismo proprio di fronte alla chiesa e, dopo aver bevuto un discreto caffè espresso in un bar del viale principale vicino alla chiesa, siamo ripartiti alla volta di Logrono (km. 50 - 380 metri s.l.m.).
Rapida visita della città, dove vi erano diverse bancarelle in occasione di una festa in costumi medievali (festa di San Bernaba). Da vedere il centro storico, le chiese ed il Ponte di pietra sul fiume Ebro.

Timbro sulla Credenziale e partenza verso Najera (485 metri s.l.m.) dove si arriva dopo altri 30 km di saliscendi.
Najera è stata la capitale dell'antico regno di Navarra.



E' conosciuta per il Monastero di Santa Maria la Real con all'interno una pregevole chiesa gotica del XV secolo ove sono custoditi i resti di alcuni re di Navarra e Castiglia e Leon.
Senza grandi difficoltà si percorrono 20 km fino a Santo Domingo della Calzada (640 metri s.l.m.). Pranzo a base di tortillas, tapas e vino tinto.
 La chiesa è famosa per custodire un gallo e le spoglie dell'omonimo Santo che per tutta la vita si adoperò per i pellegrini di passaggio.


Secondo la leggenda il Santo dopo aver fatto tornare in vita un giovane ucciso ingiustamente, per convincere il governatore del miracolo, avrebbe fatto rivivere e cantare un gallo già cucinato.
Nella chiesa, in un pollaio chiuso dietro una grata rinascimentale, vive ora il discendente del miracolo.

Ripresa la N120  si continua con saliscendi per altri 22 km fino a Belorado (122 km - 770 metri s.l.m.) e poi per altri 11 km fino a Villafranca Montes de Oca (950 metri s.l.m.).


Da qui inizia una salita molto più ripida al 6% che porta al km 141 al Passo de Pedraja a quota 1.130 metri, punto di sosta di tutti i pellegrini in bici.
 Il paesaggio è di montagna.
Al passo non segue una discesa ma una serie di saliscendi che portano gradatamente ai 900 metri della pianura sottostante.
 Dopo 6 km dal Passo de Pedraja abbiamo deviato dalla N120 attraversando Santovenia de Oca e arrivando infine ad Agès (150 km) dove c'è un albergue segnalato per i pellegrini in bicicletta: "El Pajar de Agès".
 E' senza dubbio l'albergue migliore dove ci siamo fermati a dormire. Con soli 11 euro a testa erano comprese cena, pernottamento e prima colazione.


Abbiamo cenato con un'ottima insalata mista, una paella  veramente speciale, un budino e il solito vino tinto.

Ci  hanno anche offerto il bis di insalata e di paella anche il tris.
Abbiamo dormito in tre in una camera con otto posti letto (3 letti a castello e 2 normali).





Al nostro piano c'erano 2 camere e tre bagni, puliti e tutti con doccia.
C'era anche la possibilità di lavare la biancheria in lavatrice ed una comoda asciugatrice che in un'ora e mezza ci ha asciugato tutti i panni.


Abbiamo dormito benissimo e la mattina ricca colazione self service prendendo dalla cucina quello che volevamo.

Tuesday, February 9, 2010

6 giugno 2009 Prima tappa: Saint Jean Pied de Port - Estella (120 km)

St. Jean Pied de Port è l'ultimo paese in terra francese prima del confine con la Spagna e rappresenta la Porta del Cammino Francese.
Presso l'Ufficio del Pellegrino è possibile avere informazioni e soprattutto una utilissima mappa del cammino con le altimetrie di tutto il percorso. Abbiamo firmato un registro e ci siamo fatti mettere il primo timbro (in spagnolo "sello") sulle Credenziali. La Credenziale (Credencial in spagnolo) è il documento che attesta che la persona sta percorrendo il Cammino di Santiago come pellegrinaggio e consente il libero accesso ai servizi degli albergues (ostelli dove poter dormire). Per tutte le informazioni più dettagliate sul cammino consiglio di visitare il sito http://compostela.pellegrinando.it/ che è veramente completo ed esauriente.
Partiti da St. Jean Pied de Port si prende la N135 e si comincia subito con la salita dei Pirenei, una ventina di km pedalabili (forse perchè siamo all'inizio e l'entusiasmo e le forze sono al massimo), durante i quali si passa la frontiera e si entra nella regione di Navarra in terra di Spagna. Si raggiunge il valico dei Pirenei in corrispondenza del Passo di Ibaneta a 1.057 metri di altitudine. Dopo aver scollinato inizia la discesa attraverso una zona boscosa fino a raggiungere Roncisvalle (962 metri s.l.m.)
Qui abbiamo fatto mettere il secondo timbro sulla Credenziale e abbiamo visitato la Chiesa. Siamo poi ripartiti e dopo una serie di discese e salite pedalabili ci siamo resi conto che una caratteristica del cammino è sicuramente il susseguirsi di continui saliscendi. Salite e discese non impegnative per chi è allenato, anche se molto dipende dalle condizioni atmosferiche che spesso sono state così avverse (pioggia, freddo, vento, grandine) da renderle alquanto faticose (soprattutto le salite). Ad ogni modo meglio affrontarle sotto la pioggia piuttosto che sotto il sole con 35 o 40 gradi di temperatura (almeno per quanto mi riguarda).
 
Al km. 80 si arriva a Pamplona (446 metri s.l.m.). Qui abbiamo pranzato con tapas e tortillas (e un paio di bicchieri di vino tinto). Una rapida visita alla città (terzo timbro sulla Credenziale) e ripartenza.
Dopo un breve tratto pianeggiante si incontra una salita di 3,5 chilometri fino al passo del Perdon (679 metri s.l.m.), poi una discesa più o meno continua fino a Puente La Reina (107 km. - 345 metri s.l.m.) punto di raccordo della  variante Navarra (via Roncisvalle) e Aragonese (via Somport). Bellissimo il ponte romanico dell' XI secolo.
Si percorre poi una serie di saliscendi tra i 390 e i 480 metri di altitudine fino a raggiungere Estella (120 km. - 450 metri s.l.m.).
Qui abbiamo trascorso la prima notte in un albergue (ostello o rifugio dei pellegrini) ricavato in una palestra.

La prima esperienza è stata sicuramente positiva: letti comodi, bagni spaziosi e puliti, docce calde.


Ovviamente bisogna avere un pò di spirito di adattamento a certe situazioni di promiscuità e condivisione di spazi, anche se non mancano albergues con piccole camerate tranquille o con camere a sei o otto posti letto (la seconda notte siamo infatti capitati in un albergue dove abbiamo dormito in tre in una camera dove c'erano otto comodi  posti letto). 

Il prezzo dell'albergue di Estella è stato di otto euro compresa una buona cena a base di insalata mista, scaloppina di maiale, vino tinto, gelato o budino a scelta, e persino un bicchiere di "orruco" (si scriverà così?), una specie di grappa, ed un altro bicchiere di "orruco de herbas" (questo mi sa proprio che non si scrive così), una specie di limoncello annacquato. Giudizio ottimo, ma eravamo così affamati e stanchi che non avrebbe potuto essere che così.
E così è andata la prima giornata, sicuramente positiva ed entusiasmante. Per quanto fossimo sicuramente stanchi, ricordo che mentre mi addormentavo speravo che la notte passasse presto per svegliarmi e ripartire subito in sella alla bicicletta.

Monday, February 8, 2010

Cammino di Santiago 2009 in bicicletta

A Giugno 2009 abbiamo percorso per la prima volta il Cammino di Santiago di Compostela. Tre amici (Massimo,Sandro,Simone) senza organizzare e programmare più di tanto, dopo esserci documentati sui vari siti internet, abbiamo deciso di intraprendere questa avventura in bicicletta. Purtroppo avevamo pochi giorni di ferie dal lavoro e, dovendo percorrere 900 chilometri in soli sei giorni, abbiamo scelto di utilizzare delle bici da strada e di alleggerirci del peso degli zaini facendoli portare dalla macchina. Siamo andati in macchina sino in Francia a Saint Jean Pied de Port, punto di partenza del Cammino Francese, il cammino classico, storicamente ed ancora oggi il più frequentato.  
Da qui in poi abbiamo proseguito in bicicletta. Siamo arrivati a Santiago de Compostela nella mattinata del sesto giorno e dopo pranzo abbiamo proseguito per Capo Finisterre dove siamo arrivati nel tardo pomeriggio. Per tornare in Italia da lì ci sono voluti due giorni e mezzo di macchina (un incubo). Nei sei giorni del cammino abbiamo incontrato altri pellegrini in bicicletta e tantissimi pellegrini a piedi. Molti di loro intraprendono il cammino per motivi esclusivamente religiosi, ma molti altri danno un significato e un valore proprio a questo viaggio. Per quanto mi riguarda, oltre ai motivi religiosi, ho intrapreso il cammino perchè sentivo il bisogno di allontanarmi dallo stress quotidiano, di riflettere, di poter misurare le mie capacità e i miei limiti.

Alla fine del pellegrinaggio ho capito che la bellezza del cammino non è rappresentata solo dalla meta che si raggiunge, ma soprattutto è costituita proprio dal percorrere il cammino stesso: mi sono emozionato tantissimo vedendo pellegrini di ogni età, provenienti da ogni parte del mondo, da soli o in compagnia, o con il cane, o con il cavallo, o addirittura con l'asino, ognuno con la sua storia e le sue ragioni, dirigersi tutti verso la stessa meta, attraverso sterminati campi di grano, boschi, montagne, ma tutti sempre con lo sguardo rivolto a ovest verso Santiago de Compostela.

Spero di poter presto rifare il cammino sempre in bicicletta, perchè la bicicletta è la mia passione, ma stavolta dedicandoci un pò più di tempo per poterlo apprezzare ancora meglio e poter vedere le tante cose che non ho fatto in tempo a vedere quest'anno. La prossima volta vorrei farlo con una bici da trekking per poter così percorrere sia strade asfaltate sia sentieri sterrati, e poter portare le borse coi bagagli sulla bicicletta, senza farli trasportare dalla macchina, che in questo modo si può tranquillamente lasciare parcheggiata a Saint Jean Pied de Port.